Maurizio Tentella

Dalle strade di Civitanova al successo di Spacedelicious, Maurizio Tentella è un moderno assaggiatore del Re, un personaggio camaleontico della scena gastronomica e oggi risponde alle nostre domande assurde.

Se potessi cucinare un piatto nello spazio quale sarebbe?
Più che cucinarlo, penso a cosa mi piacerebbe mangiare: vorrei fluttuare mentre mangio olive all’ascolana.

Qual è l’ingrediente più improbabile che useresti per fare una dichiarazione d’amore culinaria?
Ho regalato alla mia ragazza un tortellino d’oro 24K, l’unico anello che ho mai donato.

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In un’apocalisse zombie, quale piatto prepareresti per conquistare la fiducia dei sopravvissuti?
Penne all’arrabbiata, piccanti, con tanto prezzemolo e una spolverata di parmigiano (è l’unica cosa che so cucinare).

Se Milano fosse un piatto, quale sarebbe?
Milano è come il caffè, il vino o le sigarette: all’inizio non ti piace, poi non riesci a farne a meno. È un vizio.

Se il tuo spirito guida fosse un ingrediente, quale sarebbe e in che piatto si reincarnerebbe?
Probabilmente latte, e si reincarnerebbe nel latte bruciato.

Hai mai pensato di organizzare una gara di cucina tra chef con ingredienti trovati nei distributori automatici? Come pensi andrebbe?
Non ci ho mai pensato, ma sicuramente vincerebbe Bastianich.

Se dovessi descrivere il tuo peggior incubo culinario, quale sarebbe?
Prosciutto e melone, o mangio l’uno o l’altro, ma mai insieme.

Se potessi trasformare una pietanza in una nuova disciplina sportiva, quale piatto sceglieresti e come si giocherebbe?
Mozzarella di bufala. Vince chi riesce a finirla prima, mangiandola mentre palleggia con i piedi.

Piatto preferito?
Pizza, tortellini, fettine impanate e tiramisù.

Se potessi organizzare una cena in fondo all’oceano, quali creature marine inviteresti e cosa metteresti nel menù per non offenderle?
Inviterei un capodoglio, un’orca, una balena e qualche cavalluccio marino. A proposito, lo sapevi che in inglese capodoglio si chiama “sperm whale”?

Primo ricordo legato al cibo?
Io che mangio una coscia di pollo arrosto a casa di mia nonna. È un ricordo vivido, come se vedessi la scena dall’esterno.

Raccontaci brevemente chi sei.
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