Roberto Pisoni

Abbiamo incontrato Roberto Pisoni, direttore dei contenuti e dei canali di intrattenimento di Sky: un cinefilo intransigente, lettore avventuroso, instancabile camminatore, amante della famiglia e la musica gli ha salvato la vita.

Qual è la missione di Sky Arte e come si differenzia dagli altri canali culturali?
Unire cultura e intrattenimento con un linguaggio moderno, facendola diventare un piacere, non un’imposizione. Rispetto ad altri canali è che siamo più esperti, disinvolti e appassionati.

Come vi adattate ai cambiamenti nel modo in cui il pubblico fruisce dei contenuti?
Sky Arte è parte di un grande ecosistema che include sito, social media, stampa e collaborazioni istituzionali. Essere dinamici e in movimento è essenziale per seguire l’evoluzione del pubblico.

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Un consiglio per Milano e i milanesi: cosa guardare in TV?
Consiglierei la serie sulla Mala, l’episodio di “33 giri” sugli Area, tutte le stagioni di Masterchef, “The Square”, “Succession”, “The Last of Us” e un documentario su Manzoni.

La tua Milano?
Le strade in cui ho vissuto: Via Carmagnola, Via Ramazzini, Via Lucini, Via Spontini, Via Donatello. I luoghi: la stazione di Rogoredo, il baracchino di Viale Corsica, il Cristo Morto di Mantegna a Brera. E poi ricordi come Battiato che suona sotto le torri di Kiefer e i giardini di Palestro al mattino presto.

Qual è il ruolo della televisione nel promuovere l’arte e la cultura oggi?
Rimane il miglior megafono per chi è curioso di cultura, per spingere il pubblico a uscire di casa e vivere mostre, spettacoli e concerti.

Come Sky Arte affronta le nuove tecnologie?
Siamo aperti e attenti. I podcast sono un’ottima estensione del prodotto televisivo, con autonomia e valore proprio. I video brevi li lasciamo ai social, preferiamo la profondità in TV.

Quali artisti o movimenti ti piacerebbe esplorare?
Abbiamo raccontato molti artisti che amiamo, ma ce ne sono ancora tanti da esplorare. Vorrei approfondire John Berger, Ana Mendieta, Mark Rothko e Georgia O’Keeffe.

I tuoi prossimi progetti?
Tra i preferiti: una serie sul Manierismo condotta da Waldemar Januszczak e la terza stagione di “The Square”, oltre al nuovo programma di Carlo Lucarelli.

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