Ultimi giorni della Milano Art Week 2025 e noi chiudiamo il ciclo dell’edizione speciale di “Milano in Persona” con Massimo Bartolini, che ci raconta di “Due qui / To Hear: il film”.

Frequenti spesso Milano? Cosa ne pensi?
Frequento Milano meno di quanto vorrei. Per me, che vengo dalla provincia, è una città
inebriante dove, almeno a un primo sguardo, le cose sembrano funzionare meglio che altrove. È stata una città chiave, sia dal punto di vista personale che professionale, e nutro per lei un affetto particolare. Mi piacciono i portoni, l’edilizia civile, gli atrii dei condomini, i
bar, gli alberi…
Sappiamo che insegni. Che consigli dai ai tuoi studenti?
I consigli non sono mai gli stessi per tutti, dipende dagli studenti. In generale, è
fondamentale capire se quello che si sta facendo è davvero importante per sé stessi.
Milano è una buona scelta per un giovane artista?
Sicuramente un giovane artista dovrebbe passare da Milano: ci sono buone scuole e
sempre più istituzioni e spazi indipendenti capaci di offrire stimoli interessanti, non solo ai giovani.

Quando hai capito di voler fare arte nella vita?
Ricordo esattamente l’attimo in cui ho deciso di provare a fare l’artista. È stata una scelta inevitabile.
“Due Qui / To Hear: il film.” Raccontaci qualcosa.
Il film nasce dal lavoro silenzioso e costante di Matteo Frittelli e Altopiano. Ci hanno
seguito per un anno cercando di evocare l’atmosfera della creazione di Due Qui / To Hear, documentando con poesia immagini, suoni, parole e gesti delle persone coinvolte. Il film ripercorre i momenti chiave: dai disegni in studio fino allo smontaggio e al padiglione vuoto.

Come definiresti la relazione tra spazio e percezione nelle tue opere?
Lo spazio è il luogo dove le nostre percezioni vengono messe alla prova. La sua “risposta”
è una verifica della possibilità di sopravvivenza di chi percepisce, e forse anche della sua comprensione di sé.
Quanto è importante l’interazione del pubblico nelle tue opere performative?
Il mio lavoro offre al pubblico uno spazio in cui contemplare e contemplarsi. Vorrebbe chiedere di guardare con attenzione, ascoltare con cura e sentire con onestà.


